Incentivare l’innovazione nelle risorse umane significa anche rendere il processo di talent acquisition più efficace.

Tutti i giorni le aziende con una buona brand reputation ricevono decine o centinaia di curricula, i quali richiedono non poco tempo per essere visionati, analizzati, scremati e inseriti nel database aziendale. Quando il numero di cv in entrata diventa importante, è praticamente impossibile assicurare a tutti l’attenzione che meriterebbero. Anzi, è dimostrato che una buona fetta di curricula non viene nemmeno aperta dalle aziende.

Questo, va detto, succede però solo nelle aziende che non si sono ancora dotate di software in grado di sfruttare algoritmi di intelligenza artificiale per ottimizzare i processi di talent acquisition e facilitare il lavoro delle risorse umane.

L’innovazione nella gestione delle risorse umane: sempre più digitale

Tra i pionieri dell’innovazione nell’ambito della gestione delle risorse umane – e non solo, come è noto – c’è la catena di Hotel Hilton, che adottando un sistema di intelligenza artificiale per analizzare i video dei candidati è riuscita a ridurre il tempo necessario per individuare il candidato ideale da 42 a 5 giorni.

Unilever, da parte sua, ha confezionato un test online che le ha permesso di scremare fino all’80% dei 250.000 cv che la società riceve ogni anno. Questi sono ovviamente casi particolari, eppure non sono troppo distanti dalla normale realtà aziendale.

Stando a uno studio AIDP, l’Associazione italiana per la direzione del personale, negli ultimi tre anni il 58% dei manager HR ha infatti introdotto sistemi digitalizzati per la selezione del personale.

Si tratta quindi di strumenti che si stanno diffondendo velocemente: nella maggior parte dei casi l’intelligenza artificiale viene impiegata per scremare i curricula in entrata, mentre alcuni degli intervistati hanno dichiarato di utilizzare programmi anche per realizzare delle analisi automatizzare dei cv presenti nel database aziendale e individuare velocemente i candidati con i migliori requisiti. 

Talent acquisition: tanti vantaggi ma ancora non delegabile

Il mondo della gestione delle risorse umane è quindi sempre più digitale e volto in direzione dell’intelligenza artificiale.

Utilizzare software in grado di analizzare i curricula permette infatti di risparmiare tempo e risorse economiche. E non è tutto qui: uno studio condotto da LinkedIn – Global recruiting trends – dimostra che, oltre a concreti vantaggi a livello di tempo e di denaro (segnalati rispettivamente del 67% e dal 30% degli intervistati) l’intelligenza artificiale permette anche di rendere il processo di selezione più efficiente (per il 31%).

Tutto questo non significa, però, che la talent acquisition, in un futuro più o meno lontano, possa essere affidata completamente agli algoritmi. Come ha sottolineato il presidente di Aidp Isabella Covili Faggioli presentando i risultati dello studio:

L’intelligenza artificiale e la stessa robotizzazione dei processi può migliorare l’efficienza di diversi ambiti della selezione, soprattutto quelli più ripetitivi – e far guadagnare tempo – ma non potrà mai sostituire il processo di selezione e valutazione umana dei candidati. La decisione finale sui candidati rimane un imprescindibile fattore umano.

I moderni software per le risorse umane, dunque, possono aiutare i responsabili e gli addetti HR, ma non potranno mai sostituirli.

Le applicazioni reali nella talent acquisition

Come può un moderno recruiting software ottimizzare il processo di selezione del personale?

Queste piattaforme sono in grado, per esempio, di estrarre e ordinare le informazioni contenute in migliaia di cv, a prescindere dal loro formato e dal loro layout, così da poterle analizzare in modo efficace e veloce.

Va peraltro sottolineato che i motori semantici dei recruiting software di ultima generazione sono ormai in grado di considerare anche i CV che non riportano il termine esatto ricercato dal recruiter: se un’azienda è alla ricerca di uno sviluppatore, quindi, il software selezionerà anche i migliori curricula che riportano invece termini come programmatore, developer e via dicendo.

Così facendo è possibile contare su un insieme di algoritmi che, senza scartare candidati validi, sono in grado di mettere da parte i candidati non idonei, presentando e comparando tra loro invece i migliori cv.