Meno contanti, più moneta elettronica: l’Italia ha ormai imboccato la strada che la porterà a essere una cashless society. Indubbiamente il percorso sarà lungo, lunghissimo.

Eppure le novità legislative di quest’anno, unite all’aumento degli acquisti online durante il lockdown, hanno dato un notevole scossone alla situazione. Basti pensare, per esempio, al nuovo tetto di 2.000 euro imposto a partire dal 1° luglio per tutte le transazioni fisiche. I diversi fattori in gioco hanno portato la nostra società a fare un grande passo avanti, sia tecnologico che culturale: basti pensare al fatto che il canale degli store online è cresciuto del 170%, e che le transazioni virtuali nella grande distribuzione sono incrementate del 20%.

La crisi sanitaria ha dato una spinta importante verso i pagamenti elettronici, e il governo italiano, per continuare la sua lotta contro l’evasione fiscale, si sta muovendo nella medesima direzione, con due provvedimenti volti a incentivare i pagamenti con bancomat e, in generale, le transazioni senza contante.

Bonus Pos: a chi spetta il credito d’imposta?

Con il Bonus Pos, introdotto a partire da luglio, il governo ha voluto far cambiare idea agli esercenti italiani circa l’utilizzo dei pagamenti elettronici.

L’opinione di partenza vedeva una scarsa convenienza delle transazioni elettroniche, a causa degli alti costi legati all’utilizzo dei Pos. Con il 1° luglio è però entrato in vigore il Bonus Pos, il quale prevede un credito d’imposta del 30% su tutte le commissioni addebitate per le transazioni effettuate mediante Pos.

Possono beneficiare di questa detrazione tutti gli esercenti e i professionisti con un fatturato annuo uguale o inferiore ai 400 mila euro, previa comunicazione dei dati necessari alla ricezione del bonus all’Agenzia delle Entrate. Il credito d’imposta così guadagnato potrà essere incassato in compensazione a partire dal mese successivo, attraverso modello F24.

Sconti per chi paga con il Pos

Un’altra misura preparata dal governo per incentivare l’uso del bancomat è lo sconto per tutti gli acquirenti che utilizzeranno regolarmente il Pos per i propri pagamenti, anche per quelli di importo minore.

L’obiettivo è quello di far partire questo nuovo bonus già da dicembre 2020: per spingere i consumatori a non usare i contanti e a preferire il bancomat si prevede uno sconto del 10% sulle spese effettuate con il Pos, a patto di utilizzare il pagamento elettronico per almeno 3.000 euro di spesa nell’arco di un anno.

In altre parole, quindi, il consumatore che nell’arco di 12 mesi utilizzerà il bancomat per pagare 3.000 euro si vedrà riconoscere un bonus di 300 euro. Altro requisito, oltre al limite minimo di spesa, è quello del limite minimo di operazioni – per incoraggiare, per l’appunto, l’utilizzo del pagamento elettronico anche per acquisti minori.

Pos di nuova generazione per minori costi e migliori performance

La spinta del governo verso l’utilizzo dei Pos è chiara, tanto più che, a partire dal 2022, il limite massimo per i pagamenti in contanti scenderà ulteriormente, arrivando a 999,99 euro.

Bonus, sconti, limiti di spesa: per gestire in modo efficace il processo di vendita, per sfruttare interfacce touch user friendly, per ridurre i costi di gestione e per offrire agli utenti una migliore user experience, è ora doppiamente necessario poter contare su dei Pos di ultima generazione e su dei sistemi di pagamento intelligenti.

Per questo motivo Zucchetti ha sviluppato delle innovative soluzioni di cassa multifunzionali per ristoranti, per supermercati, ma anche per stadi, parchi, cinema, mense e quant’altro, ovunque ci sia la necessità di gestire al meglio il punto vendita. Oggi il sistema di pagamento adottato può davvero fare la differenza.