Crescono i bandi europei per l’energia, sull’onda delle nuove politiche comunitarie sempre di più decisamente volte alla sostenibilità ambientale. Ed è proprio in base alle nuove direttive europee che va letto ogni bando di efficientamento energetico nel 2018: il 19 giugno, infatti, è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 156/75 la direttiva UE 30 Maggio 2018/844, la quale apporta importanti cambiamenti per quanto riguarda l’efficienza energetica.

Dietro ai nuovi bandi di efficienza energetica: la direttiva europea 2018/844

La nuova direttiva mira allo «sviluppo di un sistema energetico sostenibile, competitivo, sicuro e decarbonizzato» in tutti i Paesi dell’Unione Europea, con particolare attenzione al settore dell’edilizia. Va infatti sottolineato che il 36% delle emissioni di anidride carbonica, all’interno dell’area UE, è da ricondurre proprio al parco immobiliare. Nello specifico, i nuovi obiettivi di efficientamento energetico possono essere riassunti in due propositi complementari e paralleli:

  1. si intende ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 40% entro il 2030;
  2. per garantire il raggiungimento del primo obiettivo e per andare oltre negli anni successivi, si punta a incentivare lo sviluppo di un sistema energetico completamente rinnovato entro il 2050.

Le nuova direttiva comunitaria si muove sul solco delle decisioni prese negli anni precedenti, nonché seguendo gli accordi stretti a livello internazionale durante le Conferenze sul Clima. Ogni stato membro è chiamato a recepire la direttiva entro il 20 marzo 2020, adeguando dunque le leggi nazionali e le procedure amministrative in base a quanto deciso dal legislatore UE.

Cosa cambia?

La direttiva UE, per raggiungere questo ambizioso obiettivo nel campo dell’efficienza energetica, ha deciso di introdurre l’obbligo di migliorare le prestazioni non solo dei nuovi edifici, ma anche di quelli già esistenti. Ogni singolo Paese dovrà affrontare una strategia nazionale per la ristrutturazione degli immobili, con il parallelo obbligo di sostenere la realizzazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.

I bandi energia per le imprese: l’esempio della Sicilia

Quello di giugno è del resto solo l’ultimo passo dell’Unione Europea verso l’efficienza energetica: sono infatti diversi i fondi attualmente attivi proprio per l’ammodernamento energetico di immobili, mezzi di trasporto e imprese.

Il nuovo bando di efficientamento energetico delle aziende siciliane presentato alcune settimane fa dal presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, per esempio, trae forza dal Fondo europeo di sviluppo regionale: in tutto il bando predisposto dal dipartimento dell’Energia conta 37 milioni di euro, volti a diminuire i consumi energetici delle imprese sicule.

Per accedere ai contributi previsto dal bando di efficienza energetica,le singole aziende devono effettuare dei lavori tali da garantire un risparmio di almeno il 20% rispetto all’attuale fabbisogno annuo di energia.

Nella maggior parte dei casi, soddisfatti tutti i prerequisiti, è previsto un contributo a fondo perduto del 65% per le aziende che sostituiranno gli impianti, e un contributo dell’80% per le aziende che investiranno invece nella realizzazione di impianti per la produzione di energia per l’autoconsumo. Come ha sottolineato Musumeci, «tali interventi permetteranno alle nostre aziende di ammodernare i propri cicli produttivi, mettendosi al passo con i tempi e riducendo così il gap energetico che le separa da altre realtà presenti sul territorio nazionale».


 

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